Collaborare per costruire grandi team
“Nessuno di noi è intelligente come tutti noi insieme”
Il tema comune a tutte queste imprese è la convinzione che un’idea grandiosa o una tecnologia innovativa possano fare una differenza. Ma perché un’idea straordinaria possa diventare il seme di una grande azienda occorre qualcos’altro… La collaborazione.
Nel mondo di oggi c’è abbondanza di tecnologie, di imprenditori, di denaro, di capitali a rischio. Quello che scarseggia sono i grandi team.
Gente davvero in gamba, con non troppa intelligenza ed esperienza, né solo motivazione , energia e passione. La differenza tra le imprese che raggiungono la grandezza e quelle che si limitano a farcela. Le persone sembrano attratte da chi è cooperativo e amichevole come loro; persone di gruppi costituiti da estranei molto cooperativi sono altruisti e disposti ad aiutare l’un l’altro come persone della stessa famiglia.
Le sfide che più contano per la sopravvivenza di un’azienda sono quelle che la spingono a cambiare mentre si evolve. Operare in un gruppo coordinato indipendentemente dal fatto che si tratti di un team in un’azienda, richiede comunque un elevato livello di intelligenza, la capacità di interpretare e gestire relazioni interpersonali. Se i soggetti più intelligenti fossero più idonei consentirebbero una migliore gestione nella vita di squadra.
Se si chiede agli individui di successo di riflettere su come abbiano imparato ciò che attualmente sanno, diranno: “Abbiamo appreso la maggior parte di ciò che sappiamo gli uni dagli altri.” Questa si chiama intelligenza sociale. Molte persone hanno dei problemi perché non capiscono come entrare a far parte di un rapporto umano e di una relazione. E’ facile concentrarsi sull’abilità cognitiva e ignorare l’intelligenza sociale. Ma è solo quando si mettono insieme le due cose che si può creare un incantesimo.
Ogni cosa è fatta in modo collaborativo, come del resto ovunque, oggi, nel mondo dell’alta tecnologia. Non ci sono geni solitari, da nessuna parte. Una delle capacità più importanti nel management è l’abilità di leggere il contesto umano, di essere consapevoli della posta in gioco. Nel management il potere consiste nella capacità di far accadere gli eventi. Ma come fare affinché il mondo svolga parte del lavoro per te? Occorre essere in grado di leggere la situazione e di fare la propria mossa di conseguenza. Quanto più operiamo in ambienti poco controllati, tanto più dobbiamo saper interpretare le energie umane. Esercitare un impatto attraverso gli altri consiste nell’abilità di mettere insieme le persone, di attrarre i colleghi verso il lavoro. Come coinvolgere il resto della compagnia?
Nell’ambiente di lavoro un dato di fatto fondamentale è che ciascuno di noi possiede una parte di tutte le informazioni e dell’esperienza necessaria per svolgere un lavoro. Quale percentuale della conoscenza occorre per il lavoro immagazzinato nella mente?
Essendo specializzata, credevo che il tutto fosse uguale alla somma delle sue parti, finche non ho cominciato a lavorare con team di persone. Poi capì che il tutto non è mai la somma delle sue parti, è maggiore o minore, a seconda di come riescono a collaborare con le persone che fanno parte dell’organizzazione. Un intelletto superiore e il talento tecnico non tramutano le persone in membri eccellenti di un team.
Alcuni team sono composti interamente da persone molto intelligenti. Nonostante il vantaggio, questi team davano prestazioni inferiori a quelle di altri gruppi le cui persone non erano altrettanto brillanti. Se si osservano i team in azione si capisce perché; persone con quoziente intellettivo superiore passavano troppo tempo immersi in un dibattito competitivo, che si trasformava in un interminabile sfoggio di abilità accademiche. Un’altra debolezza dei team di lavoro con quoziente intellettivo elevato è che tutte le persone optavano per lo stesso tipo di compito. Nessuno trovava tempo per le altre parti, altrettanto necessarie del lavoro, pianificazioni, raccolta e scambio di informazioni pratiche, registrazione dell’apprendimento, coordinamento d’un piano d’azione. Tutti talmente impegnati a recitare la parte dei grandi intellettuali, che la squadra finiva per fare fiasco. I quozienti intellettivi quindi si sono persi nel deserto.
La loro sola speranza è di mettersi alla ricerca di aiuti, ma hanno equipaggiamenti troppo pesanti. Per sopravvivere, devono decidere che cosa portarsi dietro e che cosa abbandonare. E’ uno scenario di vita e di morte, si tratta di una simulazione usata per verificare le capacità dei partecipanti di lavorare in una squadra. Lo scenario consente di classificare ciascuno in base alle sue scelte individuali, confrontandole poi con quelle compiute dal gruppo collettivamente. La conclusione nel caso peggiore; quando il gruppo lavora ragionevolmente bene, il punteggio collettivo è maggiore di quello medio individuale. Ma quando il team è davvero sinergico, il suo punteggio è di gran lunga superiore a quello dell’individuo migliore. Che cosa consente ad una squadra di dare prestazioni migliori del tipo più brillante? La prestazione collettiva eccellente alza il quoziente intellettivo del gruppo . Quando i gruppi lavorano al meglio, i risultati sono qualcosa di più che semplicemente additivi; possono diventare moltiplicativi. I migliori talenti di un soggetto possono catalizzare quelli migliori in un’altra e poi in un’altra ancora, producendo così risultati di gran lunga superiori a quelli ottenibili da un qualunque soggetto singolarmente. La spiegazione di questo aspetto del lavoro della squadra sta nelle relazioni fra le persone che la compongono. Ai fini di una buona prestazione, la presenza nel gruppo di almeno una persona con un elevato quoziente intellettivo è necessaria, ma non sufficiente, la squadra deve andare a segno anche in altri modi. Un altro svantaggio potenziale è rappresentato dal tipo autoritario, una persona che tende a controllare e dominare troppo impedendo così agli altri di dare il loro contributo a pieno. La Motivazione conta moltissimo, se i soggetti del team sono interessati e impegnati al raggiungimento degli obiettivi, c’è la mettono tutta e facevano meglio. La conclusione è che le squadre di lavoro danno prestazioni migliori quando favoriscono uno stato di armonia interna. In tal caso fanno leva su tutto il talento dei propri operatori. Le competenze degli individui migliori; che si basano su talenti umani fondamentali per il coordinamento sociale sono:
Stringere legami, collaborazioni, cooperano con gli altri al raggiungimento di obiettivi comuni, capacità di gruppo sapendo creare sinergie nel lavorare al raggiungimento degli obiettivi del gruppo.