Fare sempre meglio, lo stress positivo…una sfida che ci tiene impegnati
Quando in un lavoro manca l’energia, anche il successo può portare con sé uno strano malessere; quello che prima era eccitante può poi diventare noioso. Quando si arriva a padroneggiare un’attività il rischio di cadere nella stasi aumenta bruscamente; si spiega come mai la mezza età è un momento maturo per i cambiamenti di carriera. A metà della vita, si diventa inquieti e quell’inquietudine può avere immense ripercussioni sul lavoro. Cominci a dedicare il tuo tempo e la tua attenzione a una piccola azienda avviata come seconda attività. Oppure diventi irritabile e di cattivo umore, si comincia a diventare dei collezionisti di qualcosa oppure si intraprendono relazioni sentimentali. Una delle cause principali di questa noia è che le persone non si sentono più stimolate nelle proprie abilità; il loro lavoro tanto facile e familiare finisce per diventare monotono. Una risposta sana potrebbe essere quella di intraprendere un nuovo, strabiliante e stimolante progetto con la propria azienda, per trovare un modo per mantenersi interessati al proprio lavoro.
Vi ricordate la scenata tempestosa di Bill Gates, controllata molto bene dalla sua dipendente? Secondo altri al momento di esplosioni controllate può risultare motivante ed un modo di alzare la tensione di un gruppo. Gates è famoso per il suo stile esplosivo ed offensivo. Alla Microsoft diventare il bersaglio dei suoi attacchi equivale a una specie di decorazione al merito. Questo fa capire come un clima moderatamente ansioso, serva a mobilitarci. Se il senso d’urgenza è scarso diventiamo apatici; se eccessivo ci sentiamo sopraffatti.
Si chiama stress positivo, il tipo di pressione che mobilita all’azione.Quando siamo positivamente impegnati in un’impresa, la motivazione intensa è un’ondata di adrenalina.
I volontari che più di altri speravano nel successo, erano i più efficienti.
Esiste un famoso detto in India ” Quando un tagliaborse incontra un santo, tutto quel che vede sono le sue tasche”. Le nostre motivazioni influenzano il modo in cui vediamo il mondo; tutta l’attenzione è selettiva, e noi automaticamente cerchiamo quello che più ci interessa. Chi sia motivato dal bisogno di ottenere risultati, individua i modi per fare meglio, per essere più intraprendente, per trovare un vantaggio competitivo ed introdurre innovazioni.
Il bisogno di successo e di realizzazione è una delle competenze riscontrate negli individui capaci di prestazioni eccellenti. L’autentico apprezzamento e il godimento delle altre persone è un elemento chiave del successo non solo nelle infermiere e negli insegnanti eccellenti ma anche in Manager impegnati in relazioni con i clienti. L’associazione è un fattore motivante, un obiettivo e non un mezzo per arrivare a qualcos’altro; ma quando il bisogno di associazione è eccessivo o il fattore motivante principale, può andare a svantaggio di prestazioni manageriali. Molti supervisori e dirigenti di successo hanno un esigenza di affiliazione relativamente bassa e per questo sono più liberi di rifiutare richieste e di porre dei limiti nonostante le obiezioni. Una spinta eccessiva all’associazione diventa una distrazione, se non un impedimento. L’amore per le persone è positivo quando serve a rafforzare le relazioni durante lo svolgimento di un compito. Ma se sul lavoro ti fai prender troppo la mano dai rapporti personali, puoi perdere di vista il tuo compito di Manager.
Il ruolo più importante nell’associazione come fattore motivante sta nel determinare la scelta della carriera. Le persone che sentono un gran bisogno di associazioni fanno peso verso professioni a contatto con la gente, come l’assistenza ai malati o l’insegnamento. L’associazione ha il ruolo che delimita una competenza spingendo le persone su percorsi di carriera nei quali la priorità assoluta viene rappresentata da capacità di relazioni e non da quella di dirigere e delegare.
I computer mancano di quella forza guida che per noi, sono le emozioni e le motivazioni.
Le 3 competenze motivazionali che caratterizzano gli individui che eccellono sul lavoro sono:
- Spinta alla realizzazione: l’impulso a migliorarsi ed a eccellere.
- Impegno: la capacità di fare propri gli ideali e gli obiettivi del gruppo e dell’organizzazione.
- Ottimismo e Iniziativa: competenze affini che mobilitano le persone a cogliere le opportunità e consentono loro di superare con facilità ostacoli e insuccessi.