L’Innovatore
Nell’ambiente di lavoro, fondamentale dell’innovatore sta nel trarre piacere dall’originalità. Nel luogo di lavoro la creatività ruota intorno all’applicazione di nuove idee per ottenere dei risultati. Chi ha questa capacità identifica rapidamente i problemi chiave e sa semplificare nodi di complessità apparentemente micidiali. Riescono a trovare connessioni a modelli originali che altri trascurano. Chi non è incline all’innovazione, invece, di solito si lascia sfuggire il quadro generale, affrontando i problemi complessi in modo noioso e lento. Il timore del rischio lo fa esitare di fronte alle idee nuove. Quando poi cerca di trovare soluzioni, spesso non riesce a rendersi conto del fatto che ciò che ha funzionato in passato non rappresenta sempre e necessariamente la risposta buona per il futuro. Le carenze in questa competenza possono spingersi oltre la semplice mancanza di immaginazione. Le persone che si sentono a disagio nell’affrontare il rischio diventano critiche e tendono ad assumere un atteggiamento di negazione. Cauti e sulla difensiva, deridono e insidiano le idee innovative.
La mente creativa è, per la sua stessa natura, un pò indisciplinata. Esiste una naturale tensione fra l’autocontrollo ordinato e l’impulso innovativo. Non è che le persone creative debbano essere per forza emotivamente fuori controllo. Chi ha un reale istinto creativo è aperto ad una gamma più ampia di impulsi e di azioni rispetto a soggetti meno avventurieri. Ed è proprio questo che crea nuove possibilità.
Nelle grandi organizzazioni la capacità di autocontrollarsi seguendo le regole, prevede eccellenti prestazioni, soprattutto dove un senso del dovere viene ricompensato. Ma nelle società imprenditoriali, e nelle attività creative come la pubblicità, essere eccessivamente sotto controllo lascia prevedere un fallimento.
Molti paesi come l’Italia, si stanno preoccupando di come incoraggiare le capacità imprenditoriali che creano nuovi posti di lavoro. La capacità di correre dei rischi e l’impulso a perseguire idee innovative sono il carburante che alimenta lo spirito imprenditoriale.
Tra i vecchi ed i nuovi modelli di innovazione, dove l’innovazione è allo stesso tempo emotiva e conoscitiva.
La creatività richiede una varietà di competenze legate all’autocontrollo, che aiuti a superare i vincoli interiori posti dalle stesse emozioni. Questi vincoli comprendono movimenti in emozioni che vanno dalla depressione all’esaltazione, dall’apatia all’entusiasmo, dalla distrazione alla concentrazione.
Il matematico Jules- Henri Poincarè propone un modello creativo articolato in quattro fasi fondamentali:
- La Preparazione; l’immersione nel problema e la raccolta di un ampia gamma di dati e informazioni. Nella ricerca creativa, questa prima fase porta ad una frustante difficoltà con molte possibilità e con nessuna intuizione.
- L’incubazione; dove le informazioni e le possibilità fermentano in un angolo della mente. Sognando ad occhi aperti raccogliendo idee non appena esse affiorino.
- l’illuminazione; l’intuizione che ci porta davvero avanti, definiamolo un momento eccitante, ma l’illuminazione non basta perché il mondo del lavoro è costellato di idee promettenti mai realizzate.
- L’esecuzione; e cioè la traduzione dall’idea all’azione. Dove si prevede ci sia un atteggiamento perseverante e risolutivo a dispetto di tutte le obiezioni, insuccessi, fallimenti e tentativi che solitamente insorgono di fronte a qualsiasi innovazione.
Esiste sempre un enorme differenza tra chi effettivamente inventa qualcosa e lo traduce in realtà e chi si limita a sognarlo.
Quelli che riescono a seguire fino in fondo le proprie idee e a metterle in pratica tendono ad avere un elevato livello di intelligenza emotiva; gente che capisce come per far accadere qualcosa di nuovo, debbano influire moltissimi elementi per la maggior parte umani. Occorre continuamente comunicare con la gente e persuaderla, risolvere i problemi insieme e mai smettere di collaborare.
Il coraggio è essenziale se vuoi far decollare un progetto creativo.. ma non ci vuole solo coraggio serve anche l’abilità d un venditore.
In campi come le tecnologie moderne complesse e il mondo aziendale ci troviamo in un era chiaramente nella quale le idee del singolo raramente portano a progressi significativi.
Le idee di ogni persona devono adattarsi a una matrice d’innovazione che si diffonde attraverso un gruppo di ricercatori in tutto il mondo. Bisogna parlare con tutti, quindi per saper come e da chi ottenere idee rilevanti, nell’epoca di oggi occorre molta più intelligenza emotiva più di prima non parlando poi di quella necessaria per istruire le coalizioni e le collaborazioni che porteranno quelle idee alla realizzazione.