Licenziamento etico
Sottolineando, contrariamente a ciò che comunemente si pensa, che non sono le organizzazioni a fare gli uomini, ma gli uomini a fare le organizzazioni. L’uomo non è figlio delle circostanze l’uomo è colui che le crea.
Quando l’attenzione si sposta dal pensare chi fosse più utile all’azienda al decidere chi potesse essere ricollocato più velocemente a livello professionale in settori produttivi ed adeguati alle mansioni.
Spesso quando interveniamo all’interno delle SPA, la fase più dura ma a cui siamo abituati, perché un azienda funzioni si devono fare sempre dei tagli e spesso si parte dal personale.
In questo caso adottiamo una strategia differente facendo si che le persone che vengono licenziate possano comunque con le loro doti e qualità avere più opportunità rispetto ad altri a ritrovare nuovamente la collocazione giusta.
A tale scopo, ci viene dato l’incarico di gestire la possibilità di ricollocare dei profili professionali dei dipendenti, giungendo così a proporre loro, in modo chiaro e onesto, l’intenzione di licenziare per primi coloro che avrebbero avuto la possibilità di immediato ricollocamento in un altra azienda dove la figura potrebbe essere ricercata, e tenere per ultimi coloro che troverebbero più difficoltà a trovare una nuova occupazione, nella speranza di una ripresa dell’azienda sul mercato del business.
Questo noi lo chiamiamo appunto “licenziamento etico esemplare”, che di fronte ad una crisi reale dell’azienda e a una reale esigenza di licenziare una parte dei dipendenti per poter mantenere il posto di lavoro ad altri, provvedendo e stabilendo chi doveva uscire dall’azienda in base alle possibilità che ciascuno aveva di essere ricollocato, offrendogli comunque questa possibilità. La SPA Supervisor e quindi il manager a cui è stata data la responsabilità di trovare insieme alla società di rioccupazione, predisponendo ad ognuno di loro un profilo valutativo che ne facilitasse l’inserimento nella nuova azienda. Questo è un esempio che può essere applicato non solo per obiettivi di successo, ma anche quando si debbano prendere decisioni critiche come quella di licenziare collaboratori per mantenere in piedi la propria azienda.