Problem Solving strategico
Prima si studia il piano, poi si cominciano a calcolare le strategie da adottare.
1.Definire il problema:
Investire un tempo adeguato nell’analisi di che cosa è effettivamente il problema, chi ne è coinvolto, dove si verifica, quando appare e come funziona. Definire concretamente il problema e le sue caratteristiche è infatti il primo passo verso la soluzione. Se si lavora in un team, è importante giungere ad avere un accordo congiunto sulla definizione del problema e delle caratteristiche. Se si lavora individulamente, è fondamentale cercare di vedere il problema da tutte le prospettive che si riescono a immaginare, prima di definirlo.
È utile rimanere vittime dei nostri preconcetti e dei nostri limiti percettivi. Bisogna quindi attivare un processo creativo che può condurci ad alternative a problemi irrisolti e cioè ridefinire ripetutamente caratteristiche del problema come la prima chiave per arrivare alla scoperta. Analizzare un problema cercando di visualizzarlo da più prospettive può condurre ad aspetti sino a quel momento non considerati e aprire uno scenario ad ipotesi di nuove soluzioni.
“Il genio non è altro che la capacità di guardare la realtà da prospettive non ordinarie”.
Spendere più tempo all’inizio fa guadagnare tempo ed energie in un secondo momento. Partire dopo per arrivare prima.
2. Concordare l’obiettivo
Una volta definito il problema, cercare di definire quali sarebbero i cambiamenti concreti che, una volta realizzati, farebbero affermare che è stato risolto. Ossia definire l’obiettivo da raggiungere.
Dobbiamo chiarire con i clienti cosa rappresenti effettivamente il cambiamento risolutivo rispetto al problema presentato, che può apparire un passo ovvio su cui non vale la pena spendere troppo tempo.
Questa è una fase che ha un ruolo fondamentale. Anche i progettisti migliori sottovalutano l’importanza del chiarire le caratteristiche dell’obiettivo da raggiungere, prima di mettere in atto le strategie per risolvere un problema.
Infatti, quando si lavora con più persone il ruolo di creare un gruppo allineato allo scopo da raggiungere, una condizione primaria per far funzionare un team di persone all’interno di un progetto. Se si lavora con una persona singola, concordare attraverso il dialogo gli obiettivi e i cambiamenti necessari a realizzarli si ha l’effetto di sviluppare un forte spirito di collaborazione e coesione rispetto allo scopo desiderato. Questo è il passo importante per ridurre resistenze al cambiamento che il soggetto potrebbe mettere in atto, consciamente o inconsciamente, se si sente diretto e non compartecipe della costruzione delle soluzioni.
L’accordo sugli obiettivi da raggiungere non può quindi più apparire una cosa ovvia su cui non perder tempo. Non dobbiamo dimenticare che le evidenze vanno dimostrate e che l’ovvio spesso si nasconde.
Leonardo diceva ” nulla ci inganna di più dei nostri giudizi”.
3. Valutare le tentate soluzioni
La terza fase rappresenta individuare e valutare tutti i tentativi fallimentari messi in atto per risolvere il problema in questione. La fase cruciale per lo studio della soluzione, che non parte a caso dalla valutazione di tutte le soluzioni tentate ma che non hanno avuto successo. Concentrare l’attenzione sui tentativi fallimentari messi in atto per raggiungere l’obiettivo ci libera dalla tendenza, a sforzarci attivamente di trovare soluzioni, senza aver prima indagato su tutto ciò che non funziona. Investigare su tutto ciò che non funziona. Investigare su tutto ciò che ha avuto successo ci permette di essere focalizzati sulla dinamica concreta che mantiene un problema o che al contrario lo può cambiare.
Ogni qual volta ci si trova nel paradossale effetto di trovare soluzioni attraverso strategie messe appunto in modo affrettato , senza considerare bene i termini del problema e i possibili effetti di ogni azione.
Quindi:
- Individuare cosa non fare
- Rilevare ciò che ha avuto successo.
Nella maggior parte dei casi ciò che ha funzionato in passato per lo stesso tipo di problema fallisce nel presente, perché tempi diversi richiedono diverse applicazioni o varianti di una stessa soluzione. La procedura di rilevare quali manovre abbiano avuto successo e cercare di riadattarle alla presente situazione viene utilizzata come prima fase in quasi tutti i problem solving.